Chi ha un’auto diesel con motore Euro 6 saprà sicuramente cos’è l’AdBlue: si tratta di un additivo auto che permette di ridurre le emissioni di ossidi di azoto (NOx). Vediamo cos’è, perché è obbligatorio e qual è il suo costo
Le case costruttrici di automobili sono alla costante ricerca di innovazioni che possano abbattere le emissioni di gas nocivi nell’ambiente. Per adattarsi alle normative sempre più stringenti (Euro 6, Euro 6d e – a breve – Euro 7), la tecnologia ha fatto passi da gigante. I motori Diesel sono un esempio pratico: utilizzatissimi per veicoli commerciali, ma anche per qualche auto, sono diventati molto più puliti dopo l’introduzione dell’AdBlue.
L’AdBlue, in vendita presso officine, ferramenta e distributori di benzina, è un additivo a base di urea e acqua distillata che riesce a ridurre drasticamente le emissioni di ossidi di azoto, gas molto nocivi per l’ambiente e per le persone. Chi guida un’auto Diesel di ultima generazione avrà notato che – accanto al serbatoio tradizionale – è presente un serbatoio più piccolo dedicato all’AdBlue.
Come funziona l’AdBlue?
Il funzionamento della miscela è molto semplice. È composta al 37,5% da urea tecnica e per la restante parte da acqua distillata. L’additivo non si mescola al gasolio, ma viene iniettato sui gas di scarico direttamente nel catalizzatore. L’urea riesce chimicamente a scindere l’ossido di azoto in acqua e anidride carbonica, riducendo in modo incredibile le emissioni.
Questa è la ragione per cui la centralina che gestisce i gas di scarico impedisce l’avvio della macchina in mancanza di AdBlue. Quando il serbatoio si avvicina allo zero è proprio l’auto ad informare il guidatore: in genere l’avviso compare con largo anticipo, in modo da poter provvedere con tutta calma al rifornimento.
Quanto costa e dove si compra l’AdBlue
L’additivo non va acquistato frequentemente. Si è calcolato che, per una macchina di media cilindrata sottoposta a un utilizzo comune, il consumo di AdBlue è di 500 km/l. Ciò significa che un pieno di 10 litri permetterà di circolare per oltre 5000 km. In genere, però, i serbatori di AdBlue sono molto più capienti e la necessità di far rifornimento potrebbe essere molto ridotta.
L’AdBlue, come anticipato, è acquistabile ovunque. Essendo un prodotto non tossico e non infiammabile, non è sottoposto alle restrizioni del carburante. Può essere venduto in ferramenta, in officina e al distributore di benzina. Per quest’ultimo rivenditore le possibilità sono due: si può acquistare una tanica o fare direttamente rifornimento alla pompa.
I prezzi per l’AdBlue possono variare da rivenditore a rivenditore. L’additivo è prodotto da diverse aziende che utilizzano metodi di produzione differenti: ecco perché esistono taniche più economiche e altre più costose. Ad oggi una tanica da 10 litri costa fra i 15 e i 30 euro: il prezzo oscilla fra 1,50 euro a litro e 3 euro a litro. Si tratta di cifre molto basse considerato il vantaggio ambientale e la possibilità di rifornirsi con tutta calma. Un utilizzatore medio, infatti, farà circa 3 o 4 pieni di AdBlue all’anno: la spesa non incide significativamente sul bilancio familiare.