In Italia sono arrivate le prime Polestar, ovvero auto che si candidano a essere competitors di brand totalmente elettrici, come ad esempio Tesla. Ecco quali sono le sue caratteristiche e in cosa differisce dalle altre auto elettriche
Anche se Polestar nasce in Svezia, come costola e gamma totalmente elettrica parallela alle auto Volvo, oggi è un brand totalmente indipendente che si occupa unicamente di auto elettriche di alta qualità. Si tratta di un evento interessante nel mercato delle auto elettriche, in quanto i brand che producono unicamente BEV sono relativamente pochi. Oggi si parla di Polestar 2 in quanto, pur avendo debuttato nel 2019, è arrivata solo in questi mesi in Italia e per questo qualcuno l’ha già avvistata in strada.
Le forme dell’auto sono più o meno quelle di una berlina, anche se le dimensioni richiamano maggiormente un SUV. Basti considerare che la lunghezza è di 461 centimetri, otto in più di Tesla Model 3, ma comunque tre in meno di Alfa Romeo Giulia.
Polestar 2: come sono gli interni
Entrando nell’abitacolo si noterà come l’influenza Volvo (e svedese in generale) sia molto evidente nella progettazione degli interni. L’ambiente è molto essenziale, ma non per questo scomodo o poco tecnologico. La piattaforma è infatti simile alla Volvo XC40, seppur con qualche modifica. Tra i dettagli più evidenti, lo schermo centrale verticale, il cockpit digitale e la leva originale per il cambio automatico.
Per il resto sono pochi i comandi manuali in giro per l’abitacolo, ma il software dello schermo principale vanta un’user experience molto curata che permetterà, con pochi click, di modificare tutte le impostazioni necessarie.
Lo schermo, dal canto suo, integra il sistema operativo Android Automotive. Ciò significa che si avranno a disposizione tutte le funzioni Google senza ricorrere ad Android Auto. Molto utile, in particolare, l’integrazione con Google Maps e con l’assistente vocale. Quest’ultimo può essere utilizzato anche per modificare alcune impostazioni dell’auto. Previsto, seppur col cavo, anche l’integrazione con Apple Car Play.
Motori Polestar 2
L’auto, però, non è solo bella ma anche performante. La Standard Range esprime una potenza equivalente a 231 CV grazie a una batteria da 67 kW. L’autonomia media, in questo caso è di 474 km. Parlando invece della Long Range, è possibile puntare su un’autonomia di 542 km, mentre la potenza è la medesima (cambia solo l’accumulatore).
In alternativa si può sempre puntare sulla variante AWD, la quale ha un secondo motore. Complessivamente questa soluzione esprime fino all’equivalente di 408 CV. Con un’aggiunta economica, infine, si potrà avere la versione Performance con una potenza fino a 476 CV.
Naturalmente sono previsti freni e ammortizzatori di primo livello, in modo da controllare al meglio l’auto anche nelle strade urbane più sconnesse.
Fonte immagine: Wikipedia Commons – Alexander Migl, CC BY-SA 4.0